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Ventotene, ridacci l’Europa che ci hai fatto sognare

21.08.2016 10:25

 

Nella notizia di pochi giorni fa avevamo parlato della due giorni di incontri fra alcuni Presidenti dei Parlamenti con i giovani di tutta Europa che Laura Boldrini ha organizzato per il 27 e 28 agosto a Ventitene per parlare del futuro dellEuropa. E qui a Ventotene si tiene il vertice dei tre Paesi guida dellEuropa , con Hollande, Merkel e Renzi. L’agenda è ambiziosa: lavoro e giovani, attraverso una moltiplicazione di fondi e progetti accompagnati da interventi per abbattere la disoccupazione; sicurezza e soprattutto un’accelerazione sul progetto di una Difesa europea; e naturalmente crescita ed investimenti, con il tagliando del piano Juncker.Ma il vero obiettivo sarà quello di mettere a punto una serie di inziative per far uscire la Ue dalla profonda crisi di fiducia diffusa in tutto il Continente.  È un’Europa «senza un sogno», «che rischia di tagliare le gambe al suo futuro» quella che si ritroverà lunedì a Ventotene. Basterebbe ripartire da lì, da quegli ideali, per recuperare vigore. Ma questo oggi sembra un pio desiderio. La pensa così Jean-Paul Fitoussi, economista e professore emerito all’Institut d’Etudes Politiques de Paris. Da anni Fitoussi critica le scelte (o non scelte) degli europei. E oggi non ha cambiato idea. ecco cosa dice «Abbiamo perso il sogno, l’ambizione, il futuro dell’Europa, perché non abbiamo finito il lavoro, ci siamo fermati. Manca la gamba più importante della costruzione europea, che è quella politica. Per affrontare i problemi che abbiamo oggi, dal Brexit, all’immigrazione e il terrorismo, serve un’Europa forte, con una voce sola, che si dia gli strumenti per affrontare le crisi. In Francia si parla di guerra al terrorismo. Ma per fare questa guerra c’è bisogno di un esercito comune e di una intelligence comune. E non solo: l’Europa ha bisogno di averew un atteggiamento geopolitico chiaro, che possa confrontarsi con una sola voce con la Turchia, il Medio Oriente e tutte le aree di crisi».

 

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