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Papa Francesco ha visitato il campo profughi di Lesbo dove tanti siriani, afghani, cingalesi dovranno essere respinti per tornare in Turchia, attraversata con la speranza di concludere il loro viaggio in Europa. Appena vede i giornalisti Jorge Bergoglio entra subito nell’argomento. La scelta di portare 12 migranti con sé, e di accoglierli in Vaticano, è una mossa umanitaria di straordinario significato. A bordo del volo Mitilene Roma Papa Francesco risponde così ai giornalisti:. Prima di tutto voglio ringraziarvi per questa giornata di lavoro. Per me è stato troppo forte, troppo forte Si commuove e poi aggiunge: «Non ho fatto una scelta tra cristiani e musulmani. Queste tre famiglie avevano le carte in regola e si poteva fare. C’erano due famiglie cristiane che non avevano i documenti in regola. Non è un privilegio, tutti sono figli di Dio. Ma è vero, oggi i ghetti esistono! E alcuni dei terroristi che hanno compiuto attentati sono figli e nipoti di persone nate in Europa. Che cosa è successo? Non c’è stata una politica d’integrazione. L’Europa deve riprendere questa capacità d’integrare, sono arrivate tante persone nomadi e ne hanno arricchito la cultura. C’è bisogno d’integrazione». Che cosa possono rispondere i Presidenti di Paesi cattolicissimi come la Polonia, l’Ungheria o la Croazia. Possono soltanto stare zitti e vergognarsi. Aspettiamo ora la visita a Lesbo del card. Bertone, che ha tanto spazio nel suo attico.