per l'etica laica, sociale e autodeterminata
Il governo ha presentato la finanziaria 2016. Il PIL aumenta un po’ (+1,2), il debito non aumenta (da 132,7% a 132,4% del PIL), ma il quadro generale resta ancora precario, perché si possa parlare di crescita reale. La fiducia delle famiglie risale, ma ristagnano spesa e consumi. L’evasione fiscale resta troppo alta. Le banche tornano a offrire credito, ma le famiglie preferiscono risparmiare. E la spesa pubblica in investimenti resta troppo limitata. Imprenditori, politici e intellettuali, sostenitori di Renzi dalla prima ora, manifestano alcuni dubbi. Dopo due anni a Palazzo Chigi il leader si gioca tutto nell’arco di pochi mesi, dalle amministrative al referendum sulle riforme costituzionali. Claudio Gori, sindaco di Bergamo: Non sempre lo sforzo del governo è andato pienamente a segno, ma la produttività di governo e Parlamento negli ultimi due anni è nettamente cresciuta, è stato un cammino obiettivamente faticoso: in questi 24 mesi sono emerse nuove difficoltà , Paolo Fresco, già presidente della FIAT: Matteo ha portato uno spirito positivo di rinnovamento , ma ha un compito titanico; siamo ancora un paese gestito da una burocrazia autoreferente e autoalimentante. Ci vorrà una generazione per cambiare questo stato di cose. Renzi è sulla strada buona, anche se non c’è dubbio che siamo in crisi, come tutto il mondo occidentale. Giuliano da Empoli, economista e saggista, capo di ‘Volta’, il gruppo incaricato da Renzi di generare idee e progetti: Credo che l’effetto principale di due anni di governo Renzi sia stato quello di aprire spazi che prima non c’erano». Sono crollati dei tabù che prima sembravano eterni, ora però bisogna proseguire, gli spazi creati dal disboscamento vanno riempiti di contenuti nuovi, altrimenti prima o poi tornano a galla quelli vecchi. Oscar Farinetti, il supporter di sempre, ha un consiglio: Ascoltare di più le opposizioni, interna e esterna al Pd, perchè possono arrivare giuste indicazioni. La fase destruens, della rottamazione, deve proseguire nell’alta burocrazia, ma , allo stesso tempo, deve essere avviata la fase costruttiva di una nuova classe dirigente. Troppo pochi i ministri che hanno il passo del Presidente del Consiglio. E poi c'è NCD....... l'eredità lasciata da Letta e Bersani.