per l'etica laica, sociale e autodeterminata
"Sono un londinese, sono un britannico, sono musulmano praticante ed è certo che sono fiero di esserlo. Ho origini pachistane, appena nato i miei genitori sono venuti ad abitare in un quartiere popolare di Londra. Sono un padre, un marito, un tifoso del Liverpool. Sono tutto questo". Queste le parole che Sadik Khan ripeteva durante la campagna elettorale. "Questa elezione non è avvenuta senza polemiche, e sono orgoglioso che Londra abbia scelto oggi la speranza, invece della paura, l'unità e non la divisione", ha dichiarato Khan dopo l'annuncio dei risultati a City Hall, "La paura non porta maggiore sicurezza, ci rende solo più deboli. E la politica della paura, semplicemente, non è la benvenuta nella nostra città". I suoi avversari e lo stesso Cameron lo avevano accusato di contatti con i terroristi. Parlamentare laburista, tre anni fa votò la legge per i diritti dei gay e ricevette minacce di morte dagli estremisti islamici "Quando ero giovane - affermò in piena campagna elettorale - non si vedevano donne con il velo, nemmeno in Pakistan quando visitavo la mia famiglia. A Londra tutti vestivano allo stesso modo. Oggi si vedono persone nate e cresciute qui che scelgono di indossare l'hijab o il niqab". Capire le radici di certi comportamenti, anche nello stile di vita, evitando che i giovani, prima uguali fra loro, diventino un po’ alla volta diversi. Auguri Sadiq, il mondo intero ti seguirà nella tua impresa titanica. Fare di Londra una metropoli in cui tutti si sentano uguali.