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In Italia si legge poco. 40% della popolazione risulta aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, circa l’8% sono lettori abituali, almeno un libro al mese, meno di 5 milioni di persone.In totale i libri letti in un anno sarebbero dunque all’incirca 200 milioni. Ma ogni anno vengono pubblicati da 50 a 60.000 titoli, per cui, trascurando i lettori non acquirenti di libri nelle biblioteche, e assegnando il 50% degli acquisti a titoli dell’ultimo anno non si va oltre le 2.000 copie , in media per titolo. Se poi diamo uno sguardo alle graduatorie (nel 2014 1. Harry Potter,2. Prima di me, 3. Dopo di me, ecc) si comprende subito che i best seller non comprendono i maggiori autori italiani ed esteri. Editoria in crisi, ma incapace di iniziative promozionali serie. Con buona probabilità ieri è stata scritta la parola fine sulla travagliata vicenda che ha portato Milano e Torino a contendersi la fiera del libro. Lo scontro è cominciato mesi fa quando, in seguito all'annuncio di una manifestazione libraria a Milano con il patrocinio dell’Associazione italiana degli editori (Aie) – in concomitanza con lo storico salone del libro di Torino, parte del mondo editoriale era entrato in allarme, preoccupato per l’eventuale depotenziamento dell’evento torinese. L’AIE ha proposto di progettare una manifestazione a Rho coinvolgendo gli editori e di creare a Torino, , “la libreria più grande d’Italia”. Ma su questa proposta si è consumata la spaccatura. Così in un Paese in cui si legge poco e l’editoria è in crisi avremo due fiere del libro, oltretutto a soli150 km di distanza.“È un pessimo risultato non solo per il Paese ma anche per la filiera dell’editoria e per il mondo del libro”, chiosa il ministro Franceschini.