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Stefania Sandrelli, un’icona del cinema italiano, si racconta a Locarno

08.08.2016 07:53

 

Stefania Sandrelli a cuore aperto. 128 film da protagonista la indicano come il più autentico ed efficace “termometro”del cinema italiano. L’ icona della seduzione del grande schermo di casa nostra col tempo ha cambiato più volte faccia, dalla commedia è passata al cinema d’impegno, dai grandi autori ha fatto la capriola verso il cinema erotico, dai ruoli di “sedotta e abbandonata” è passata a quelli di mamma e, persino di nonna: l’incanto indelebile del suo sorriso ha vinto la sfida contro le rughe, la passione fuori controllo per il cinema le ha permesso di festeggiare con autentica allegria i 55 anni di carriera e persino le 70 primavere, compiute lo scorso giugno. A Locarno venerdì sera ritira  il Leopard Club Award e si racconta così: .Ho avuto la fortuna di lavorare con registi giganteschi, appassionatissimi di fare cinema, Germi, Bertolucci, Monicelli, Scola, e con ciascuno di essi ho girato 4-5 film. Bertolucci mi prese per mano e mi portò nel mondo borghese de Il Conformista, un film che non dimenticherò mai per lo spirito di gruppo che si era creato sul set con attori fraterni come Jean-Louis Trintignant e Dominique Sanda. Ero ancora una giovne attrice di belle speranze quando Scola mi festeggiò come fossi stata una diva: mi venne incontro con il suo faccione allargato da enormi sorrisi. Mi mise subito a mio agio. Infatti, in seguito, siamo stati insieme tante volte, da C’eravamo tanto amati a La famiglia. Da anni, mi batto contro la disparità di trattamento che c’è, anche nel cinema, a sfavore delle donne. Ho girato un piccolo film da regista, Christine e Cristina, su una dama dell’Ottocento, Christine de Pizan, che era una femminista della sua epoca. Quasi ogni giorno, ci sono notizie di maltrattamenti fisici, se non di omicidi, subiti dalle donne. Bisogna cambiare tutto, anche lo Zingarelli: occorre attuare una rivoluzione, presto e bene. Ho voglia di scendere in campoIl Referendum? Indipendentemente dalla politica, è un’occasione che non va persa: fidiamoci di chi almeno qualcosa la fa.

 

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