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sen Giovanardi, che cos’è se non razzismo la barbara aggressione a Fermo?

08.07.2016 06:56

 

Emmanuel Chidi Namdi, nigeriano di 36 anni, e la sua compagna avevano chiesto asilo in Italia Dallo scorso novembre vivevano entrambi nel seminario arcivescovile della Fondazione “Caritas in veritate” di Fermo nelle Marche, guidata da don Vinicio Albanesi. La coppia, ha spiegato don Albanesi, era scappata dalla Nigeria dopo che l’organizzazione terrorista Boko Haram aveva incendiato una chiesa: nell’attacco erano morti i genitori di entrambi e una loro figlia. Emmanuel Chidi Namdi e Chinyery erano arrivati in Italia attraverso la Libia; durante la traversata verso Palermo la donna, che era incinta, aveva avuto un aborto.Mentre passeggiava con la sua compagna Namdi  è stato aggredito e picchiato, dopo un giorno di coma, è morto. L’aggressore, Amedeo Mancini, un uomo italiano di 35 anni, ultrà della Fermana, descritto dai giornali come vicino a gruppi neofascisti e di estrema destra, già conosciuto dalle forze di polizia, aveva incrociato Emmanuel Chidi Namdi e la sua compagna e li aveva insultati con epiteti razzisti chiamando la donna “scimmia africana”; Chidi Namdi aveva reagito ed era stato colpito violentemente. La mattina di giovedì 7 luglio Mancini è stato fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale.A proposito di Mancini, il Corriere della Sera scrive: «Mancini è titolare di una grossa azienda zootenica a Fermo, che conta una cinquantina di tori. Alto circa un metro e 90 e corpulento, è un volto noto della tifoseria ultras della locale squadra di calcio. Per le sue violenze sugli spalti era già stato raggiunto in passato da un provvedimento di Daspo del Questore di Ascoli Piceno». Il senatore Giovanardi nel suo intervento al Senato ha parlato di episodio grave, di un balordo, che non deve essere strumentalizzato e assumere connotazioni politiche.

 

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