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Presidenti, nelle scelte che farete , pensate sempre al futuro dei figli

26.07.2016 15:16

 

Ieri ero seduto in un caffè di Sarteano e  ho sentito, da parte di una signora,  una battuta ironica su Michelle Obama a proposito della moda degli orti che ha contribuito a diffondere in tutto il mondo.  Per chi guarda solo al proprio orto si campagna l’impegno preso dalla first lady può apparire una sorta di capriccio. Ma l’amore per l’orto insegnato ai bambini fin dalla scuola elementare, soprattutto nelle città, è un seme prezioso perché possano crescere in un mondo migliore. A questa  signora dedico uno stralcio del discorso che Michelle Obama ha fatto alla Convention Democratica per sostenere la candidatura di Hillary Clinton.Qualsiasi cosa diciamo e facciamo, sappiamo che i nostri figli ci osservano. E come genitori siamo il loro modello più importante. Io e Barack abbiamo lo stesso approccio nel lavoro come first lady e presidente, perché sappiamo che le nostre parole e le nostre azioni contano, non solo per le nostre figlie ma per tutti i bambini di questo paese. E questo novembre, quando andremo a votare, decideremo proprio questo. Non è una questione di democratici o repubblicani, destra o sinistra. Alle prossime elezioni, e in ogni elezione, scegliamo chi avrà il potere di influenzare i nostri figli per i prossimi quattro o otto anni della loro vita. E in queste elezioni c’è solo una persona che ha la mia fiducia per questa responsabilità, solo una persona che credo sia davvero qualificata per diventare presidente degli Stati Uniti, ed è Hillary Clinton.Vorrei un presidente che insegni ai nostri figli che ogni persona di questo paese vale. Che nei momenti di crisi non ci diamo contro, ma ci ascoltiamo a vicenda. Ci sosteniamo. Perché insieme siamo sempre più forti.Hillary ha capito che la presidenza ha un solo obiettivo: un lascito migliore per i nostri figli. Ed è grazie a questo che abbiamo sempre fatto progredire il nostro paese, unendo le forze in nome dei nostri figli. […] Eroi di ogni colore e religione che indossano uniformi e rischiano le proprie vite per la libertà, i poliziotti e i manifestanti a Dallas vogliono proteggere i nostri figli, le persone che hanno fatto la fila a Orlando per donare il sangue perché in quel locale ci sarebbero potuti essere i loro figli o le loro figlie.  Michelle  Obama ha finito con un accenno personale, che ha infiammato la sala. “Mi sveglio ogni mattina in una casa che è stata costruita d schiavi. Guardo le mie figlie, due giovani belle, intelligenti donne nere, giocare con il loro cane sul prato della Casa Bianca. E, grazie a Hilary Clinton, ora le mie figlie e tutti i nostri figli possono ritenere normale che una donna sia presidente degli Stati Uniti”.

 

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