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Chiusi i Giochi Paraolimpici che, in 12 giorni, hanno assegnato 528 medaglie d’oro. Tante storie di sport e di amicizia dietro i duri allenamenti: da Adam e Jamey, marito e moglie, ai record di Markus e la gioia di Bebe, la ragazza di Mogliano Veneto, campionessa difioretto, senza i 4 arti. Alex Zanardi ha conquistato l’oro nella cronometro H5 all’età di 50 anni. Titolo che aveva già vinto a Londra nel 2012. Abdellatif Baka, ipovedente, è riuscito a correre i 1.500 metri con un tempo migliore dell’oro olimpico “abile”. Ha chiuso la gara in 3 minuti 48 secondi e 29 centesimi, battendo così l’americano Matthew Centrowitz che ad agosto aveva tagliato il traguardo in 3 minuti e 50 secondi netti. Matt Stutzman, arciere statunitense senza braccia, inserito nel libro del Guinness dei Record (per il tiro scoccato dalla distanza più lunga, 258,75metri), ha vinto la medaglia d’oro nel tiro con l’arco. Trentatrè anni, originario di Kansas City, Stutzman è nato senza braccia. Adottato all’età di un anno, Stutzman usa le gambe per fare tutto: anche guidare e telefonare. Nata in Russia, affetta da spina bifida, abbandonata in un orfanotrofio senza alcun accesso ad una sedia a rotelle, Tatyana nel 1994 fu adottata da un funzionaria del ministero della salute statunitense. Tatyana ha gareggiato alle Paraolimpiadi di Atene, vincendo medaglie sui 100 e 200 metri. Poi ha partecipato ai giochi di Pechino e di Londra,(dove ha conquistato tre ori. È stato allora che ha deciso di allungare la distanza e correre la maratona: a Rio ha conquistato la medaglia d’argento. Melissa Stockwell, medaglia di bronzo nel triathlon paraolimpico. L’atleta statunitense nel 2004 è stata il primo soldato statunitense femmina a perdere un arto durante una ricognizione in Iraq: la Stockwell guidava il convoglio. E tante altre storie di fatica, dolore e gioia. L’Italia ha conquistato 39 medaglie, di cui 10 ori, entrando nella classifica delle prime 10 nazioni. Meglio dei campioni di agosto. Un incentivo per investire in strutture e personale specializzato per regalare la gioia dello sport ai tanti disabili.