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Mimmo Lucano è il sindaco di Riace, un paesino della Calabria con poco più di 2.000 abitanti. Oltre 500 provengono dall’Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, hanno attraversato il Mediterraneo e hanno trovato casa a Riace. Qui non ci sono centri di accoglienza, ai migranti diamo una casa vera. dice il sindaco. I profughi hanno salvato Riace dalla desertificazione. Strade e case svuotate dall’emigrazione sono state ripopolate da una comunità multietnica, che ha riportato in vita anche gli antichi mestieri. Hanno riaperto laboratori di ceramica e di tessitura, bar e panetterie e, persino, la scuola elementare. E’ stato avviato un programma di raccolta differenziata con due asinelli che si inerpicano per le stradine del vecchio centro. Il comune ha assunto anche alcuni mediatori culturali. Un modello che , scrive Fortune, ha messo Lucano contro la mafia e lo Stato, ma rappresenta una possibile soluzione alla crisi dei rifugiati in Europa. Lucano sottolinea Sono stato un militante del Movimento studentesco, ma dopo la sua dispersione,mi è rimasta la voglia di fare qualcosa di concreto. Ero emigrato anch’io e sono ritornato in Calabria. Mia moglie vive a Siena, i miei figli studiano a Roma, ma io, qui, mi sento vivo.