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Negli ultimi giorni la campagna elettorale delle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco del comune di Milano si è animata attorno alla proposta di Francesca Balzani, candidata e attuale assessore al Bilancio del comune, di rendere gratuiti per tutti i mezzi di superficie, ovvero autobus, filobus e tram (attualmente un biglietto per usare i mezzi di superficie, in cui è compresa una corsa sui mezzi sotterranei, costa 1.50 euro). Balzani ha legato la sua proposta alla risoluzione del grave problema dello smog a Milano, e ha spiegato che la gratuità dei mezzi di superficie «potrebbe e deve diventare il grande obiettivo dei prossimi cinque anni». Ma non ha detto nulla in merito alla possibilità concreta di realizzarla. La proposta è stata molto criticata dagli avversari politici di Balzani e dall’attuale assessore alla Mobilità di Milano, Pierfrancesco Maran, che hanno fatto notare che la proposta avrebbe costi molto alti e che esistono priorità più importanti Se fosse da prendere sul serio la boutade dei mezzi gratis, e non considerarla una mossa da ultimi giorni prima del voto, bisognerebbe spiegare che la gratuità dei mezzi di superficie significa tra i 150 e i 160 milioni di minori introiti. A questi si dovrebbe sommare il costo del necessario aumento delle corse dato che molti cittadini anziché usare le metropolitane a pagamento passerebbero ai bus gratuiti. In questo caso una prima stima indica 60 milioni di servizio aggiuntivo Atm. Stiamo quindi parlando di una cifra nettamente superiore ai costi sostenibili dal Comune e dall’ATM.