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Emergency, Medecins sans Frontières, e tante altre organizzazioni umanitarie che da decenni operano in prima linea per portare soccorso medico ai feriti e alla popolazione civile, adesso si trovano a combattere anche con le autorità locli. Non era mai successo, neppure in Afghanistan. Emergency sospende le sue attività in Libia per i troppi episodi di violenza da parte della polizia all'interno del suo ospedale di Gernada, nell'Est del Paese. Lo ha comunicato la stessa organizzazione."In accordo con il ministero della Sanità - si legge nel comunicato - abbiamo interrotto le attività cliniche, offrendo la nostra disponibilità a intervenire in altre zone del Paese. È stata una decisione sofferta, soprattutto in un momento di grande incertezza come quello che il Paese sta vivendo. Tuttavia, nonostante le ripetute rassicurazioni da parte delle autorità locali, a Gernada non c'erano più le condizioni essenziali per garantire la sicurezza dei pazienti e dello staff".Per Emergency, "dopo aver assistito a ripetuti atti di violenza da parte della polizia locale, anche nei confronti del nostro personale libico, abbiamo deciso di sospendere le attività dell'ospedale. Non potevamo rimandare oltre questa decisione, ma siamo molto preoccupati per la popolazione: il sistema sanitario libico è collassato e ancora una volta saranno i civili a pagare le conseguenze del caos in cui la Libia è sprofondata a partire dal 2011". lo staff locale e l'ospedale - che abbiamo completamente ristrutturato ed equipaggiato - rimangono a disposizione delle autorità sanitarie libiche Emergency aveva aperto il Centro chirurgico di Gernada lo scorso 12 ottobre per curare i feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna. lo staff locale e l'ospedale - che abbiamo completamente ristrutturato ed equipaggiato - rimangono a disposizione delle autorità sanitarie libiche.