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Con qualche decennio di ritardo sugli altri Paesi dell’Europa occidentale, anche l’Italia ha una legge che riconosce i diritti delle coppie conviventi, eterosessuali o omosessuali. Una lunga e spesso tendenziosa polemica ha accompagnato l’iter del disegno di legge Cirinnà. Il Movimento 5 stelle che aveva dichiarato la propria volontà di votare la legge nel testo arrivato in aula la scorsa settimana, all’ultimo momento si è tirato indietro. Ha vinto l’ala Casaleggio contro Grillo. Fra una legge moderna e d’avanguardia e la guerra a oltranza al PD e al governo ha scelto quest’ultima. In barba alle dichiarazioni passate per cui i portavoce del Movimento dicevano, esamineremo le leggi una per una e voteremo quelle buone. Il governo, a questo punto, ha deciso di mettere la fiducia su un maxiemendamento che stalciava la step child adoption e l’obbligo di fedeltà per la coppia convivente.La votazione sulla fiducia Senato è stata di 173 favorevoli, contro 71 contrari, con 70 assenti. Soltanto 12 voti in più della maggioranza assoluta , a riprova che la preoccupazione per le imboscate era fondata. Chi non ha partecipato al voto si vergogni. Non hanno avuto il coraggio di astenersi, che al Senato equivale a voto contrario. L’Italia non ha più cittadini di serie B. La step child adoption, in attesa di una legge ad hoc, può essere surrogata dal giudice minorile. L’obbligo di fedeltà è un concetto obsoleto, negli anni 2000 la fedeltà non si impone per legge.