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La Coop garantirà frutta e verdura pulite
20.03.2016 09:53
Con la
campagna “Buoni e Giusti”, presentata insieme al ministero delle Politiche agricole, La Coop rilancia
il concetto di filiera pulita, dal campo alla tavola senza essere macchiati da
agromafie, lavoro nero e sfruttamento. L’obiettivo è di portare nei piatti
degli italiani arance, pomodori, patate, lattuga o zucchine prodotte da
un’agricoltura etica. Di che si tratta? Con la forza dei suoi 8 milioni di soci
e 1100 punti vendita, la cooperativa di consumatori chiede a tutti i propri
fornitori di sottoscrivere un codice di comportamento virtuoso, basato sullo
standard etico internazionale SA8000. Questo standard, in realtà già applicato
da Coop per gli 80 fornitori di prodotti a marchio, che coinvolgono 7.200 aziende
agricole, prevede che frutta e ortaggi siano coltivati rispettando i diritti
dei lavoratori e venduti a un prezzo equo, perché spesso le tariffe stracciate
nascondono qualche forma di illegalità nei vari passaggi produttivi. La novità
è che adesso Coop invita ad aderire tutti gli 832 fornitori di ortofrutta, per
oltre 70mila aziende. Chi si sottrae viene escluso dal circuito di vendita. L’altro
binario della campagna riguarda la rete del lavoro agricolo di qualità, sulla
scia del progetto lanciato l’anno scorso dal ministero. Le 7200 aziende
agricole dei prodotti a marchio Coop dovranno iscriversi per ricevere il
bollino di azienda virtuosa, cioè in regola con leggi e contratti.