per l'etica laica, sociale e autodeterminata
L’Italia non riesce a ricuperare le perdite della crisi e a mettersi a pari dei big Ue su industria e lavoro. Secondo i dati Eurostat rielaborati dal ministero dello Sviluppo economico, a stentare è soprattutto l'occupazione giovanile, che dal minimo registrato durante la crisi ha recuperato 0,9 punti (2,7 in Germania, 4,2 in Gb e 1,9 in Spagna). Bene invece il clima di fiducia. «Emergono segnali positivi di ripresa dell'economia - la risposta del ministero - con particolare riferimento alla fiducia di famiglie e imprese, ai consumi e all'occupazione. La produzione industriale continua a crescere». La produzione industriale recupera (poco). In base ai dati contenuti nel «Cruscotto congiunturale» messo a punto dal ministero dello Sviluppo economico, il livello della produzione industriale italiana è ancora di oltre il 31% inferiore rispetto ai massimi precrisi e ha recuperato solo il 3% rispetto ai minimi toccati durante la recessione. La Francia ha recuperato l'8%, la Germania il 27,8%, la Gran Bretagna il 5,4% e la Spagna il 7,5%.Il ministero: in Italia crisi più lunga e dura. «Nel confronto internazionale, l'Italia, rispetto ai principali paesi Ue, sconta una crisi più lunga e più dura che altrove. La ripresa, che nella maggior parte degli Stati membri Ue è partita e si è consolidata dal 2009, in Italia si è manifestata compiutamente solo tra il 2014 e il 2015 - spiegano dal Mise, il ministero dello Sviluppo economico