per l'etica laica, sociale e autodeterminata
Homepage>Il giorno della memoria deve essere di tutte le vittime delle foibe

Il giorno della memoria deve essere di tutte le vittime delle foibe
10.02.2016 09:10
Le foibe, queste profonde cavità
carsiche, sono vissute come il teatro di esecuzione di centinaia di civili da
parte dell’esercito jugoslavo nel maggio 1945, un periodo drammatico della storia della Venezia Giulia. La più grande, la foiba di
Basovizza, è il luogo in cui si celebra oggi, 10 febbraio, il giorno della memoria di tante vittime
italiane del periodo violento di occupazione yugoslava, durante i 40 giorni
della Repubblica popolare della Venezia Giulia, che, secondo il governo di Tito,
doveva diventare la settima repubblica yugoslava. Nessuno ricorda però che le
foibe sono state riaperte durante gli anni del fascismo, quanto mai spietato a
Trieste, quando nasce e si rafforza la solidarietà fra comunisti italiani e
popolazione slovena. Negli anni 1925-1926 la repressione del regime di
Mussolini contro gli antifascisti fu violenta. Molti giovani triestini furono
rapiti, portati sul Carso, fucilati e buttati nelle foibe.
Dobbiamo ricordare anche loro.