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I mutui casa: un polverone fondato sull’ ignoranza della normativa

05.03.2016 08:19 La normativa vigente che disciplina i mutui casa prevede che la banca possa far valere l’ipoteca sulla casa dopo 7 rate non saldate del mutuo, consecutive o non. Il mutuante moroso può chiedere che l’interruzione di pagamento sia estesa a 18 mesi. La nuova normativa dunque non cambia nulla, anzi migliora la posizione del mutuante, dopo la modifica, chiesta dal M5stelle e dalle associazioni dei consumatorie e accolta dal governo, dei 18 mesi, al posto dei 7 mesi di mancato pagamento per far scattare l’inadempimento. Viene soltanto accelerato l’iter (attualmente può durare molti anni), in accordo con la direttiva europea. La nuova normativa sull’inadempimento non si applica ai contratti già in essere, neanche in caso di surroga. Inoltre sarà facoltativa nel senso che la banca non può obbligare il debitore a sottoscriverla. In caso di inadempimento la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del proprietario. La valutazione della casa, successivamente all’inadempimento, deve essere effettuata da un perito indipendente nominato dal tribunale; il proprietario deve essere assistito da un esperto di sua fiducia. Su tutta la procedura vigila la Banca d’Italia.Viene confermato il divieto al ‘patto commissorio' come da art 2744 del codice civile (per cui il contraente del mutuo si obbliga a cedere l’immobile in caso di inadempimento), viene disciplinato per legge il cosiddetto ‘patto marciano’, gia’ conosciuto dalla giurisprudenza, per cui la banca può trattenere dopo la vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed e’ obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza. In ogni caso, il trasferimento del bene immobile alla banca a seguito dell’inadempimento, comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo.

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