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Hanan Al Hroub. Palestinese, di Betlemme, parla la vincitrice del Global teacher prize, il premioda un milione di dollari per il docente che si è maggiormente distinto nel suo lavoro E’ stata consacrata la maestra migliore del mondo tra i bambini del campo profughi. Hanan è emozionata: È difficile per ragazzini che crescono in un clima di violenza, ingiustizia e sopruso concentrarsi, studiare. Diventano facilmente aggressivi perché sono tristi, frustrati dalla realtà. Così quando arrivano a scuola cerco di essere allo stesso tempo un’insegnante e una sorta di genitore che li conosce a fondo, sa le loro debolezze e i loro problemi. Attraverso il gioco li educo ad ascoltare gli altri, a comprendere le opinioni diverse, ad accettare la sconfitta senza rabbia. Creo un clima di collaborazione, fiducia, rispetto. E i risultati si sono visti: meno aggressività, voti migliori». Con lei hanno vinto tutti i docenti del suo paese. Dedico a loro la mia vittoria e anche a tutti i professori che insegnano in condizioni difficili, a chi come me crede che l’educazione, il sapere, siano le armi per cambiare il nostro futuro, il mondo. A noi palestinesi hanno portato via la terra perché eravamo ignoranti, ma le cose cambieranno. Come dice il verso di un poeta palestinese: “Nel corso del tempo potremo magari fare cose da prigionieri, ma stiamo educando la speranza”». Anche Papa Francesco ha annunciato la sua vittoria Un modello per tutti gli insegnanti delle aree dove domina la violenza e la criminalità.