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Gorino, un episodio di razzismo che ci deve far riflettere

26.10.2016 10:20

 

Alla fine ci sono riusciti. A Gorino, frazione di Goro in provincia di Ferrara, gli abitanti hanno raggiunto il loro obiettivo: scongiurare l’arrivo dei migranti diretti all’Ostello locale, requisito dal Prefetto di Ferrara per affrontare l’emergenza nel piano di accoglienza nazionale. Eppure ad arrivare non era una moltitudine, ma 12 donne e alcuni bambini. La Lega Nord ha alzato le barricate.. Una protesta clamorosa contro la decisione, annunciata da tempo ma notificata soltanto nel pomeriggio di ieri, di ospitare migranti in fuga da guerre e carestia. Il prefetto Morcone, capo del dipartimento Immigrazione del ministero degli Interniha stigmatizzato l’azione: “Gli italiani che rifiutano l’aiuto doveroso a donne e bambini sono ottusi, mi vergogno di averli come connazionali. Se non vogliono vivere nello stesso posto dove diamo accoglienza ai profughi – aggiunge Morcone – andassero a vivere in Ungheria”. “Noi – conclude – staremo meglio senza di loro”.  Il  segretario della Lega Nord Ferrara ha dichiarato: ciò che è successo a Gorino e Goro è un’azione da prendere da esempio: “I cittadini di Gorino sono per noi i nuovi eroi della Resistenza contro la dittatura dell’accoglienza” . Questo episodio, cui TV e giornali hanno dato ampio rilievo ci dice ancora una volta che le popolazioni benestanti ( Emilia Romagna, Lombardia, Veneto,  ecc) sono molto meno ‘ accoglienti’ delle popolazioni più povere ( Sicilia, Calabria, Puglia, ecc). Dove si sta meglio emergono  più facilmente il razzismo, i germi della violenza. Non a caso qui si è sviluppata la Lega Nord, non a caso, in altri tempi qui è nato il fascismo.

 

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