per l'etica laica, sociale e autodeterminata
Il mio amico Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos, ha scritto un volumetto interessante e divertente ‘ Dare i numeri’, dove scrive: gli italiani hanno una percezione di gran parte dei fenomeni sociali, molto distante dalla realtà, che, di fatto, mostrano di non conoscere : dal numero degli immigrati a quello degli anziani, dal tasso di disoccupazione al numero dei giovani nullafacenti, dall’età media della popolazione alle aspettative di vita, dalla connessione a Internet alla partecipazione elettorale, ecc. Nel 2014 è stata condotta una ricerca internazionale in 14 Paesi, di cui 9 europei, una seconda ricerca è stata condotta nel 2015 estesa a 33 Paesi di tutti i continenti. A conclusione delle ricerche è stata determinata una classifica dei Paesi secondo l’indice di ignoranza, ossia lo scostamento trai dati percepiti e quelli ufficiali. Nel 2014 l’Italia ha conquistato la medaglia d’oro, mentre nel 2015, considerando gli stessi 14 Paesi del 2014 è scesa al secondo posto, preceduta dal Belgio. La distanza fra percezione e realtà che riscontriamo in Italia deve far riflettere. I problemi che toccano il nostro Paese sono senz’altro gravi, ma noi tendiamo a ingigantirli. Basti un solo esempio: alla domanda quanti sono gli immigrati in Italia, la risposta è stata 30%, quando il dato ufficiale è compreso fra8 e 9%.Soffriamo di analfabetismo numerico. Chissà se di questi temi si parla qualche volta a scuola o si confrontano le idee in famiglia ? Mi preoccupa soprattutto il fatto che sono in pochi a poter valutare la veridicità delle affermazioni fatte in campagna elettorale.