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E' scomparso un altro grande Italiano, Carlo Azeglio Ciampi

18.09.2016 06:41

 

Carlo Azeglio Ciampi è stato un Presidente della Repubblica esemplare. Trascorse la maggior parte della sua vita professionale in Banca d’Italia, dall’Ufficio Studi fino all’incarico di Governatore che tenne per 14 anni, finchè non fu chiamato alla Presidenza de Consiglio da Oscar Luigi Scalfaro dopo la crisi di tangentopoli nel 1993, fino alle elezioni del 1994. Successivamente fu ancora ministro del Tesoro nei governi di Centro Sinistra, contribuendo all’ingresso dell’Italia nella zona euro. Alla fine del mandato di Oscar Luigi Scalfaro fu eletto presidente della Repubblica al primo scrutinio e a larghissima maggioranza, votato dal centrosinistra con il sostegno del centrodestra. Ciampi era stato uno dei ministri più popolari dei governi di centrosinistra ma era riuscito a mantenere un’immagine e un approccio da uomo di stato e non di partito, guadagnandosi rispetto e stime anche da ambienti lontani dai suoi per il suo carattere pacato, sobrio e schivo. Quest’immagine si conservò e anzi si rafforzò nel suo settennato da presidente – la crisi dell’euro era ancora lontana, e Ciampi era stimato anche per come aveva contribuito a portare l’Italia nella moneta unica – tanto che alla fine del suo mandato molti proposero una sua rielezione. Ciampi rispose che «il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato». La sobrietà e il rigore etico furono i suoi principi ispiratori, proprio quelli che fanno difetto a noi italiani. Forse lo abbiamo  amato perché inconsapevolmente ci siamo resi conto che era quasi unico fra noi.

 

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