per l'etica laica, sociale e autodeterminata
Nel 2006, al Congresso di Chianciano l’ANPI decise di aprire le porte dell’Associazione anche ai non combattenti: ‘ per non disperdere l’immenso patrimonio di valori e principi della Resistenza’. Non entro nel merito della questione, mi limito a dire che ci sono associazioni e partiti che si richiamano a quei principi, fondanti della Repubblica e così ben immortalati nei principi fondamentali e nella prima parte della Costituzione, di cui la riforma non cambia nemmeno una virgola. Perché allora l’ANPI ha scelto di schierarsi ? E lo ha fatto con una delibera del Comitato Nazionale, senza nemmeno affrontare un dibattito Congressuale. E’ per lo meno strano che un’Associazione che fino ad oggi ha rappresentato i valori della sinistra si schieri oggi a fianco di tutte le opposizioni al Governo di Centro Sinistra, costituite in gran parte dalla destra e dai 5stelle ? Quanti dei 100.000 iscritti all’ANPI, soprattutto fra le poche migliaia di combattenti che restano, condividono questa scelta ? Non sarebbe stato auspicabile che l’ANPI aprisse invece un tavolo di dibattito sui contenuti della riforma, mettendo a confronto i sostenitori del SI’ e del NO? Questa era la missione di un’associazione come l’ANPI.