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I fatti di terrorismo, Charlie Hebdo, Bataclan o Bruxelles, non hanno fermato la spinta a viaggiare. Quello che se mai si registra è la ricerca di mete alternative: Non si rinuncia alla città d’arte perché nel mirino, ma si scelgono centri culturali meno affollati come Siviglia o Lisbona; non si rinuncia al Mediterraneo, da sempre richiamo per un terzo dei viaggi globali, ma invece di Tunisia, Egitto o Turchia, si riscoprono Italia, Spagna o Grecia .Secondo Confturismo, che, ha elaborato un indice di fiducia del viaggiatore italiano, oltre otto italiani su dieci dichiarano di preferire il Bel Paese per le vacanze dei prossimi mesi. l’Osservatorio Turistico della Puglia scrive «Nei primi tre mesi di quest’anno », «abbiamo avuto un incremento del 9,2 per cento in arrivi, ma la notizia più interessante riguarda la forte ripresa del turismo nazionale che lascia presagire un andamento estivo ancor più favorevole soprattutto in Valle d’Itria e provincia di Lecce ». E non è solo il Salento a raccogliere la diaspora dei vacanzieri: anche il classico di Sardegna e Sicilia sta tornando di moda. Rispetto allo scorso anno, le prenotazioni su Italia per i mesi caldi hanno un incremento di oltre il 20 per cento. In ogni caso gli italiani stiano cominciando a organizzare la propria vacanza con largo anticipo, con la probabile conseguenza che molte località raggiungano prima il tutto esaurito rispetto al passato. C’è dunque un trend positivo per la risorsa più importante dell’Italia Speriamo che gli operatori turistici, alberghi, ristoranti , musei e altre strutture sappiano accogliere con professionalità questo flusso di turisti italiani e stranieri.