per l'etica laica, sociale e autodeterminata

Chi diceva che abolire l’art 18 era un attentato ai diritti dei lavoratori ?

09.07.2016 07:31

 

Nel complesso i pensionati sono 15,6 milioni per 21 milioni di prestazioni e 275,2 miliardi di importo lordo annuo di reddito pensionistico. La percentuale di coloro che può contare su meno di 1.000 euro è diminuita rispetto al 2014 passando dal 40,3% (con i nuovi criteri) al 38%.. La fascia tra i 1.000 e i 1.500 euro al mese (3,4 milioni di persone è pari al il 22% del totale dei pensionati mentre quella tra i 1.500 e i 2.000 è pari al 18,1%. I titolari di pensiomni superiori a 2.000 euro netti sono dunque pari al 22%. Le prestazioni previdenziali sono 17,1 milioni (quasi un terzo delle quali, 5,8 milioni,  di anzianità o anticipate) mentre quelle assistenziali sono 3.837.802. Boeri ha spiegato che la cancellazione dell'articolo 18 con il superamento della reintegra per i licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo previsto dal Jobs act non ha portato a un aumento dei licenziamenti: nel 2015. L'incidenza dei licenziamenti è diminuita del 12% sull'anno precedente. Secondo Boeri, le norme del Jobs act sui contratti a tutele crescenti hanno inciso sulle stabilizzazioni dei contratti nelle imprese soprattutto tra i 15 e i 19 dipendenti, anche se l'aumento dell'occupazione è stato determinato soprattutto dai massicci incentivi sul fronte della contribuzione. Nel 2015 i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti di oltre mezzo milione rispetto all'anno precedente ma sono destinati nel 2016 a stabilizzarsi su questo livello.
Aspettiamo ora che chi gridava contro il Job Acts e l’abolizione dell’art 18 faccia autocritica.

 

© 2013 Tutti i diritti riservati.

Crea un sito web gratisWebnode