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Nell’editoriale di domenica Veltroni scrive ‘attenti alla destra’ parlando della situazione italiana e dell’aria che tira nelle principali città italiane in vista delle elezioni amministrative. Cita in particolare i casi di Roma, dove i voti dei due candidati della destra, Meloni e Marchini, sommati insieme, farebbero più della Raggi e di Giachetti. A Napoli sembra prevalere il candidato della destra moderata e perfino a Milano, dove la sinistra è unita con un candidato forte come Sala, il candidato Parisi sostenuto dalla destra ha buone probabilità di vittoria. Una destra, quella italiana, a due facce, moderata da un lato ( candidato Marchini a Roma e Lettieri a Napoli), oltranzista dall’altro ( Meloni a Roma e Taglialatela a Napoli). Queste due facce sono destinate a ricompattarsi inevitabilmente prima delle elezioni politiche, costituendo un polo forte ed omogeneo. Che farà quella parte della destra che ora collabora con il governo di centro sinistra ? Non è un tema da trattare con leggerezza, respingendo tout court Verdini e Alfano verso questo nuovo polo di destra. Negli Stati Uniti Donald Trump è il candidato repubblicano che contenderà la vittoria a Hillary Clinton. In Francia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, i socialisti sono in difficoltà. Le questioni cruciali saranno, il welfare, la lotta alla corruzione e criminalità, l’atteggiamento verso i migranri, da un lato, a sinistra, una scelta di civiltà di valori umani e di sostegno ai deboli , dall’altro, a destra, una scelta di tolleranza verso i reati finanziari, di sostegno ai servizi sociali privati, di respingimento dei migranti, contro i valori del Cristianesimo. E’ uno scontro che coinvolge le sorti del mondo nei prossimi anni. E non è questa una grande differenza tra destra e sinistra ?