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Sergio Cofferati ha di nuovo cambiato partito. Dopo aver lasciato il Pd a seguito delle primarie in Liguria, dopo aver flirtato con Possibile di Civati, dopo aver co-fondato qualche mese fa Sinistra italiana, oggi l’ex segretario della Cgil annuncia di aver lasciato F&F il partitino di Fratoianni e Fassina perché, come sostiene, “erano stati assunti impegni che poi sono stati disattesi” oppure, più banalmente, perché non è riuscito a diventarne il leader … “Se la sinistra non è riuscita a raccogliere 500mila firme [per il referendum costituzionale], vuole dire che non ha un’identità con cui proporsi alla gente “Il problema – aggiunge– è chiarire cosa sei e cosa vuoi”.. “C’è un grande spazio libero in quell’area”, insiste il nostro Cofferati indicando la sinistra a sinistra del Pd Certo, concede preoccupato l’aspirante Corbyn, “quell’area” è insidiata dai grillini, ma la soluzione è semplice: sarà sufficiente “costruire un partito con idee chiare”.. Quali idee?. Però, aggiunge il mancato Sanders, “poi bisognerà trovare dei leader”. Ora sì che si capisce: prima le idee chiare, poi i leader. Franco De Benedetti ha scritto alla fine degli anni ‘90 è stato a capo del sindacato della sinistra quando la sinistra era al governo, ma non ha usato il potere del sindacato per sostenere un processo di riforme, bensì per bloccarlo. Nel 2001, all’epoca dei girotondi contro Berlusconi, scrive Michele Serra, sembrava che avesse il Paese in mano, che riuscisse a tenere insieme l’orgoglio di appartenenza e l’innovazione contro gli apparati. Tutti eravamo lì pronti a seguirlo. E poi... un mistero. Caro Cofferati, nell’arco di 10 anni, , sei riuscito a deludere tutti. A quasi 70 anni, con un figlio di 9 anni e una moglie quarantenne, non pensare più alla politica e goditi la poltrona di Parlamentare europeo, che il tanto vituperato PD ti ha offerto nel 2009.