per l'etica laica, sociale e autodeterminata
Secondo i giuristi favorevoli la riforma supera «l'anacronistico bicameralismo paritario indifferenziato, con la previsione di un rapporto fiduciario esclusivo fra Camera dei deputati e governo». il nuovo Senato delinea un modello di rappresentanza al centro delle istituzioni locali, una soluzione coerente col ridisegno dei rapporti fra Stato e Regioni. Il Senato ha la possibilità di richiamare tutte le leggi, lasciando comunque alla Camera l'ultima parola. A trarne vantaggio saranno sia il rapporto fiduciario tra governo e Parlamento, sia l'iter di approvazione delle leggi. Un altro punto virtuoso, a detta dei costituzionalisti, è la ridefinizione dei rapporti tra Stato e Regioni, con un incremento delle materie di competenza statale, ma senza azzerare le competenze regionali, piuttosto razionalizzandole. Non ci saranno più regioni di serie A e di serie B, su temi di fondo come welfare e sanità. Sono previsti più limiti ai decreti d'urgenza del Governo, di cui si è fatto abuso negli ultimi anni. Viene istituita una corsia preferenziale per cui entro 70 giorni i decreti diventino legge, senza proroghe e ritardi. Aumenta il sistema delle garanzie. Dal referendum abrogativo all'iniziativa popolare, che vengono rafforzati ; dal ricorso diretto alla Corte sulla legge elettorale al quorum più alto per eleggere il Capo dello Stato; dal ruolo della magistratura all'informazione pluralista. Abolizione di Cnel e province , semplificazione e riduzione dei costi sono gli ultimi due aspetti che spingono a promuovere il ddl Boschi, secondo i 184 firmatari del Basta un sì.