per l'etica laica, sociale e autodeterminata
E’ la questione che viene periodicamente riproposta quando si parla di marketing politico. In un'azien l’ amministratore delegato viene scelto ( o dovrebbe essere scelto) dopo aver valutato la sua idea di mission dell’azienda ( su quali prodotti/servizi puntare e su quali mercati) di piano industriale e finanziario ( quali e quanti investimenti , quali obiettivi raggiungere, con quale rapporto costi / ricavi, ecc) e di strategia di marketing ( quale politica commerciale scegliere, in termini di prezzi, di canali distributivi, di pubblicità, ecc). Per l’amministrazione della città la mission di base è sempre la stessa, offrire ai cittadini i servizi corrispondenti alle loro esigenze e una migliore qualità della vita ( misurabile su parametri oggettivi) e alle imprese una valorizzazione delle caratteristiche migliori del territorio ( polo turistico, polo culturale, polo tecnologico, ecc) incentivando specifiche attività produttive. Il candidato sindaco nella campagna elettorale dovrebbe quindi chiarire la missione, presentare un piano di massima sul rapporto fra entrate finanziarie ( dallo Stato, imposte e tasse locali, rette, ecc) e costi in spese correnti e investimenti per realizzare gli obiettivi concreti elencati, che si impegna a conseguire nel suo mandato , verificabili anno per anno da una commissione di cittadini scelti in lco. Nel programma deve indicare anche gli strumenti che intende utilizzare nell’arco dei 5 anni, per attuare il suo programma Come risulta evidente, anche l'amministrazione segue una logica affine a quella dell'impresa. La sola differenza sta nel fatto che l’azienda deve fare profitto, mentre la città deve puntare al pareggio. En passant viene spontanea la domanda, ma c’è un candidato sindaco che nella campagna di queste settimane ha presentato un programma di questo tipo? Se vi capita di fare questa domanda, probabilmente vi risponderanno amministrare una città è altra cosa che amministrare un’azienda. L’importante è promettere obiettivi attesi dai cittadini, se non si faranno, sarà responsabilità di altri