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E’ inquietante constatare che i fenomeni di malaffare si moltiplicano, ancor che diversi caso per caso, concorso esterno alla mafia, corruzione, concussione, turbativa d’asta, parentopoli, ecc. La situazione è grave, non si può parlare di mele marce, è un malaffare che pervade partiti e istituzioni, politici e burocrati. C’è una questione morale che investe l’intera classe dirigente del Paese. Mancano delle regole per la formazione dei dirigenti e per il loro controllo . Di fatto non esiste nessun controllo preventivo sulle persone che si candidano ad assumere un ruolo dirigente nei partiti e nelle istituzioni. Va evitata ogni commistione tra attività economiche e politiche, soprattutto a livello locale. Basta con la prassi che un sindaco può fare il Presidente di una municipalizzata o viceversa. Oggi è stato presentato il testo base della legge sui partiti alla Commissione Affari Costituzionali, prevista dalla Costituzione. E’ da settant’anni che l’aspettiamo. Queste sono le severe dichiarazioni di Raffaele Cantone. Il Parlamento si occupi da subito di questo problema cruciale per salvaguardare la democrazia in Italia. E il Presidente della Repubblica lo pungoli continuamente. Chi si candida a guidare un partito, un’istituzione deve essere trasparente al 100% . E smettiamola di invocare la privacy, di intercettazioni lecite oppure no. I cittadini devono sapere che cosa fanno e dicono i loro rappresentanti nella vita di ogni giorno.