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9 Combattenti in Spagna

16.09.2020 14:46

Il Fonte popolare vince le elezioni nel febbraio 1936. Il generale Franco, organizza una rivolta dei militari. Scoperto, viene trasferito alle Canarie. Da qui, il 18 luglio, lancia il proclama dell’insurrezione. E’ la guerra civile.  il 22 ottobre , il primo ministro della repubblica spagnola  Caballero , approva la formazione di brigate internazionali.. I volontari giungono. da ben 53 nazioni dei cinque continenti. I contingenti più numerosi arrivano dalla Francia, (9.000),Germania (5.000), Polonia ( 5.000), Italia ( 4.000), Stati Uniti ( 3.000), Gran Bretagna (2.000) , Jugoslavia (1.600)

La prima unità, detta “11ª Brigata mista internazionale” viene inviata a Madrid, già sotto assedio. E’ composta da operai, studenti, liberali, socialisti, comunisti, anarchici.
Nelle brigate internazionali militano molti noti personaggi dell'arte, della cultura , del giornalismo,  lo scrittore inglese George Orwell e il poeta John Cornford, nipote di Charles Darwin; i francesi André Malraux e Albert Camus, l'artista franco-rumeno Yristan Zaea. L’americano Ernest Hemingway L'intellettuale cubano Pablo de la Torriente Brau, caduto in battaglia all'inizio del '37 a Majadahonda nelle file di una formazione spagnola lascia scritta una delle più calzanti frasi circa l'epopea internazionalista e combattente in Spagna, "Per noi, oggi, il concetto di Patria è Universale.".

Le brigate si distinsero principalmente nella difesa di Madrid e nella battaglia di Guadalajara

Ferrer è arrivato a Parigi dopo gli anni di prigione e di confino a Ponza. La Direzione del Partito vuol mandarlo a Mosca. A Parigi Ferrer ha incontrato Diego- Entrambi decidono di arruolarsi nelle brigate internazionali in Spagna.

Ferrer riesce a convincere la Direzione del Partito a rinunciare al progetto della scuola Leninista. Chiede di raggiungere le brigate garibaldine in Spagna. Parte con Diego per la Spagna nel settembre 1937.

Arrivano in Spagna passando i Pirenei a piedi. Dopo un sommario addestramento Ferrer e Diego vengono inviati sull’Ebro  con la brigata internazionale attestata in trincea. Diego ha partecipato a Parigi a qualche esercitazione militare. Ha maggiore esperienza di armi, gli viene affidato un incarico da ufficiale. Ferrer è soldato semplice, ma con un incarico politico. Sono ingenui, come tutti i volontari, e vanno incontro al fuoco quasi fossero invulnerabili, salvo poi essere assaliti dalla paura….ma, in quel momento, non hanno dubbi, la ragione si impone:

.......sono venuto per combattere, non per scappare.......

I franchisti occupano la collina di fronte, Diego comanda un gruppo di mitragliatrici e Ferrer è al suo fianco. Un tiratore scelto punta l’uomo vestito da ufficiale e con un solo colpo al cuore Diego cade fulminato accanto a Ferrer. E’ uno choc terribile .

Nell’autunno 1938 l’Unione Sovietica interrompe i rifornimenti alla Spagna e cade ogni residua speranza di poter resistere. In ottobre le brigate internazionali abbandonano il fronte e raggiungono Torrejon, da dove i volontari rientrano nei loro Paesi , ad eccezione di  italiani, tedeschi e spagnoli, che sono trasferiti nei campi di Argeles e Gurs, allestiti in territorio francese.

Ferrer è arrivato in Spagna con un permesso di soggiorno ufficiale e con un documento francese che gli consente di rientrare a Parigi dalla Spagna, senza passare attraverso i campi profughi.

Un altro nostro birbante è caduto da eroe nella lotta antifascista, che si combatte ormai a livello europeo.

 

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