per l'etica laica, sociale e autodeterminata

1942, finalmente tutti riuniti a Blangy Tronville

05.09.2016 15:51

 

Papà ha affittato una casetta con due stanze e la cucina sulla strada principale del paese. Mamma e Giulio sono finalmente arrivati, siamo tutti riuniti. Nel castello di Blangy Tronville, a due km dal paese, si è installato il Comando tedesco , che cerca mano d’opera per riaprire un piccolo campo d’aviazione a 10 km. Papà deve darsi una nuova identità.  Un amico italiano Natale Viavini, da Brescia, viene a pranzo da noi . Durante il pranzo papà si alza, va nell’altra stanza e sfila dal portafoglio di Natale la carta d’identità. Alla sera sostituisce la foto , cambia il cognome con i metodi appresi al confino a Ponza, durante i soggiorni a Poggioreale,  ed si chiamerà Natale Martini. Così si presenta al campo d’aviazione e viene assunto come magazziniere, dato che sa far bene di conto. In paese si viene a sapere che la mamma è sarta e così arrivano le prime clienti . La mamma taglia e cuce il vestito o il cappotto e il papà porta a casa dei pezzi di compensato leggero dal magazzino, con i quali costruisce la borsetta che la mamma ricopre con la stessa stoffa del vestito, con grande soddisfazione della cliente. Alla domenica mattina , quando inizia la passeggiata per andare alla messa, tutti e 4 ci accucciamo nascosti dietro alle tendine per ammirare il passaggio della cliente che sfoggia cappotto e borsetta nuova. Al pomeriggio, sempre chiusi in casa, si gioca a carte. Appena compiuti i 5 anni mi hanno insegnato a giocare alla belotte, gioco nazionale francese , una sorta di tresette con briscola, che si gioca a coppie. Un sabato mattina, mamma e papà partono in bicicletta per Parigi. Vanno a vedere se a casa c’è qualche messaggio e che tutto sia  a posto.  Ritornano domenica sera stremati. E’ andato tutto bene . Noi anche siamo stati bravi e Giulio ha fatto da mangiare.

 

© 2013 Tutti i diritti riservati.

Crea un sito web gratisWebnode