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18 Gli appalti, incompetenti e furbi a confronto

21.01.2018 17:07

Presa diretta, il programma di Riccardo Iacona su Rai tre, ha trattato il tema degli appalti pubblici nella puntata di lunedì 15 gennaio, mettendo a fuoco in modo impietoso lo stato di grave incompetenza della nostra burocrazia, che consente alle ditte aggiudicatrici degli appalti di redigere progetti che saranno man mano modificati nei tempi e nei costi, ricorrendo all’istituto della revisione in corso d’opera, spesso premessa di potenziale corruzione. Del tipo concordiamo un aumento di x milioni di euro e il 10% viene offerto in nero.

In Germania esiste anche il fenomeno della corruzione, ma 15 anni fa è stata creata una scuola postuniversitaria di formazione sulle procedure amministrative, con particolare attenzione alla redazione dei capitolati di appalto e al controllo di gestione delle opere, in tutti gli aspetti, dai subappalti, ai materiali impiegati, alla sicurezza sul posto di lavoro, ecc. Gli studenti imparano a stendere un capitolato, a valutare le offerte simulate, a controllare tutte le fasi dall’affidamento lavori fino alla consegna dei manufatti. Anche in Francia esistono da tempo scuole post universitarie di formazione dei dirigenti pubblici.

Si stima che in Italia, oltre 80% dei capitolati di appalto contenga degli errori o delle omissioni, che costano annualmente all’erario oltre 30 miliardi di euro (più di 1,5% del pil). Il ministro Del Rio ha parlato di 30.000 stazioni appaltanti attualmente in fase di riduzione a 5.000. Redigere un capitolato di appalto senza offrire lo spunto di successive richieste è un lavoro da specialisti. E’ pericoloso affidarlo all’esterno. E’ dunque urgente costituire a livello di ogni regione uno staff di specialisti in grado di valutare e correggere tutti i capitolati con base d’asta superiore a un certo ammontare ( per esempio 500.000 euro).

Anche l’Italia deve dotarsi di una dirigenza pubblica specializzata, altrimenti ci sarà sempre spazio per la corruzione.

 

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