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Un serpentone di metallo lungo 420 metri, carico di piastrelle, componenti auto, mobili e macchinari ha cambiato lo scorso mese i rapporti tra Italia e Cina accorciando di 17 giorni la distanza commerciale tra i due paesi. il convoglio numero 80174 — 34 container da 40 piedi, peso mille tonnellate — si è messo in moto.Destinazione: Chengdu, Cina.«Mi sento un po’ Marco Polo» dice Shijiu Bo, presidente di Changjiu, regista dell’operazione.Il viaggio del treno 80174 — durata 18 giorni, lunghezza 10.800 km — inaugura il servizio merci di linea su rotaia tra Italia e Cina.La rivoluzione infrastrutturale da 140 miliardi voluta da Xi Jinping, sta avvicinando Europa e Cina.«Partiamo con viaggio alla settimana, presto raddoppieremo a due», assicura il presidente di Fondazione Banca Monte di Lombardia, primo socio del centro di Mortara, a prova che alcune piccole banche sanno investire nell’economia reale.
Mortara è la tredicesima destinazione europea su strada ferrata. Scelta per la posizione strategica all’incrocio tra il corridoio Genova-Kiev e il Genova-Rotterdam. «Se l’Italia farà squadra ci sono grandi opportunità di crescita — garantisce il presidente del polo Andrea Astolfi — anche perché la Cina ha appena ridotto i dazi doganali». I container porteranno in Oriente farmaci, arredamento, vino, birra whisky, abiti delle griffe, chimica e componentistica auto. Al ritorno si riempiranno di iPad usciti dagli stabilimenti Foxconn, pc, piante, prodotti per la casa, oggetti di cuoio. «Trasportiamo merci e cultura come i cammelli e i cavalli di Marco Polo» dice Bo tagliando il nastro tricolore. E la Cina, vista oggi da Mortara, sembra davvero dietro l’angolo.