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A scuola, il 7 aprile compio 6 anni ed entro in classe

06.09.2016 15:53

 

Durante l’inverno precedente era venuta spesso a trovarci, da Amiens, la maestra Grimaldi, anche lei fuoriuscita, ma non ricercata. Trascorreva la giornata con noi e incominciò a insegnarmi a riconoscere tutte le lettere e poi a scrivere per sillabe. Poi venne con un libricino pieno di immagini, la storia di Giovanna d’Arco, e  seguendo le vicende della Madrina di Francia imparai a leggere in francese. Così il giovane maestro,  mi invitò in classe l’8 aprile dopo essere venuto a casa nostra il giorno prima per verificare la mia preparazione. Di conto ne sapevo più degli altri con tutte le partite di carte giocate di belotte. Tutti mi guardarono incuriositi, in quell’aula c’erano i banchi di prima, seconda e terza classe. Mi sedetti vicino ad Augustina una ragazzina di prima che conoscevo. L’anno scolastico finiva a giugno e fui promosso con poco più di due mesi di frequenza.  In paese mi conoscevano tutti, fin dalle scappatelle da casa di Mémé, alle passeggiate lunghe tenuto per mano da papà, quando veniva a trovarmi. Una sera la mamma, non vedendomi arrivare a casa alla solita ora , preoccupata se ne venne verso scuola per cercarmi. La perpetua che sapeva tutto della scuola, poiché stava di fronte e faceva da mangiare oltre che per il prete anche per il maestro, che abitava ad Amiens, la chiamò e disse : Petit Georges est à l’école, il rentrera vite à la maison. Il maestro gli ha chiesto di fare qualche esercizio di lettura con Augustina.

 

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